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Case a schiera

ventilazione forzata.

 

   L'attacco al cielo è risolto mediante una fascia oriz-zontale rifinita con perlinato di legno bianco, che sovrasta i prospetti e rigira su di essi terminando nel setto adia-cente all'unità edilizia suc-cessiva.

 

 La copertura, non praticabile, viene forata in corri-spondenza del corridoio e-sterno, migliorando la venti-lazione e dando la possibilità di inserire un piccolo albero da frutto tra i due ballatoi che uniscono la casa vera e propria al setto.

 

   Come nelle classiche case a schiera, è presente un giardino sul fronte principale, dove sono collocati gli ingressi (pedonale e carrabile) e uno sul retro, più privato. 

 

   E' presente infine anche un piano seminterrato, che ospita i garage.

a quello completamente tra-sparente, ottenuto mediante la realizzazione di un corridoio esterno, che allontana l'unità edilizia da quella successiva, dando la possibilità di ricavare delle aperture per i servizi igienici, altrimenti dotati di sola

   Il prospetto è suddiviso in 3 fasce verticali trattate in maniera differente, degradante dal sistema totalmente opaco, con il rivestimento esterno in perlinato di legno ad anda-mento orizzontale, a quello semi-opaco della fascia vetrata

Case a schiera

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  Il progetto presenta una serie di case unifamiliare di tipo duplex organizzate a schiera.

 

    In totale si tratta di 6 unità di 120 mq ciascuna, con struttura portante autonoma e realizzata con il sistema a pannelli portanti XLAM.

 

   Il lotto è rettangolare, di 320 mq, e orientato in direzione sud-est/nord-ovest nella sua direzione maggiore.

 

   Sempre lungo lo stesso asse, presenta una pendenza dell'8%. 

 

    A nord-est e a nord-ovest è adiacente a due strade locali extraurbane, mentre sugli altri fronti costeggia altre proprietà private.

 

 Planimetricamente, la sin-gola residenza si configura come una classica unità di casa a schiera, con la zona giorno al PT e la zona notte al primo piano, impianto rettangolare e vano scala e servizi centrali. 

© Arch. Marta Puleo

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